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Geografia - Nyr Dyv

Il Nyr Dyv, illustrato nella Mappa Paizo

Il Nyr Dyv, anche conosciuto come "Lago dalle Profondità Sconosciute" è un lago di acqua dolce che si trova approssimativamente nel centro delle Flanaess. Il Nyr Dyn è il più grande bacino di acqua dolce conosciuto ai popoli di questa regione di Oerik. Il lago si trova geograficamente a nord della Città Libera di Greyhawk, che può essere facilmente raggiunta tramite il fiume Selintan, e infatti spesso chiatte dei Rhennee possono essere trovate a navigare il lago insieme a battelli commerciali verso la città o verso altre destinazioni. La riva meridionale del Nyr Dyv confina con la città di Dyvers, le Colline dei Sepolcri e il Ducato di Urnst, a ovest del lago si colloca il regno di Furyondy, a est la Contea di Urnst, infine a nord vi sono le Terre dello Scudo e l'Impero di Iuz

Ecologia[]

Come il suo soprannome suggerisce, la vera profondità del lago è ignota, ma, di certo, è parecchio profondo. Le sue acque fanno da casa per parecchie forme di vita marina, comprese creature piuttosto pericolose. La pirateria sul lago è un problema sebbene le acqua siano pattugliate da navi di Greyhawk, di Dyvers, del regno di Furyondy e da navi degli stati di Urnst.

Caratteristiche e Insediamenti[]

Il Nyr Dyv ha tre principali immissari: il fiume Velverdyva a ovest, il fiume Veng e l'fiume Artonsamay a nord. I suoi emissari principali, e navigabili sono il Selintan a sud e il fiume Nesser a sud-est. I maggiori porti sul Nyr Dyv o nelle sue vicinanze sono Dyvers, Greyhawk, Nyrstran, Leukish, High Mardreth, Città di Radigast, Alhaster, Admundfort, Critwall e Willip. Si vocifera che il Nyr Dyv ospita le rovine di una antica civiltà ormai scomparsa conosciuta come Isole del Dolore, affondata nel lago prima delle Grandi Migrazioni. Molti esploratori ed avventurieri hanno cercato di senza risultato le prove di questa antica civiltà. Sebbene a volte nei mercati delle città vicine si possano trovare strani gioielli, strane monete d'argento e sculture in ossidiana che vengono spesso accreditate come provenienti da quella antica civiltà, ma che però vengono spesso considerati dei falsi.

Bibliografia[]

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